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Risonanza magnetica

 

La risonanza magnetica è una tecnica diagnostica che consente di ricavare immagini dettagliate del corpo umano senza l’impiego di raggi X  ed evita di esporre il paziente a radiazioni ionizzanti.

L’esame consiste nell’utilizzo di particolari onde a radiofrequenza e campi statici ad induzione magnetica e assicura un’immagine tridimensionale delle parti interne del corpo umano.

La diagnosi ricavata tramite risonanza magnetica viene impiegata nello studio di numerose patologie che riguardano gli organi interni, le articolazioni e lo scheletro.

Il centro  Iside offre l’opportunità di sottoporsi  a risonanza magnetica chiusa o aperta.

La risonanza magnetica chiusa viene, infatti, effettuata con Ingenia 1.5 Tesla di Philips (ad alti gradienti), mentre quella aperta è svolta  con 0.5 T Magnifico di Esaote.

 

 

Risonanza magnetica chiusa o aperta? 

 

Una delle maggiori differenze si riscontra nell’elemento “psicologico”  che limita di fatto l’utilizzo della RM chiusa. Nei soggetti, infatti, altamente claustrofobici o affetti da attacchi di panico, la RM aperta può agevolare lo svolgimento dell’esame senza particolari disagi. Analogo discorso può essere adottato per i pazienti obesi o in sovrappeso, per i quali, in passato, l’esecuzione della prestazione creava qualche problema.

Sebbene entrambe le tipologie di risonanza magnetica si presentano come esami non invasivi e con la medesima precisione diagnostica, la RM chiusa garantisce immagini più nitide. Inoltre, la RM chiusa diventa insostituibile nell’analizzare parti corporee ampie, quali: addome, prostata o cuore.

 

 

 

E’ un esame eseguibile da tutti?

Sebbene non esista un’indicazione specifica, la RM è sconsigliata alle donne in gravidanza, in particolare nei primi tre mesi.

E’ invece assolutamente proibita nel caso di portatori di pacemaker cardiaco, neurostimalori e clip intracraniche per aneurisma, visto che i campi magnetici emessi dal macchinario ne altererebbero la funzionalità.

Inoltre, l’esame è sconsigliato ai soggetti che presentano al loro interno componenti metallici, impiantati a seguito di interventi chirurgici, quali: protesi, chiodi e viti applicate in ortopedia, così come le protesi del cristallino, inerenti agli interventi di cataratta effettuati ad inizio degli anni 80, o le valvole cardiache metalliche.

Seppur la scelta di nuovi materiali nella chirurgia moderna si è notevolmente ampliata, è opportuno evidenziare in fase di prenotazione dell’esame qualunque tipo di intervento si sia effettuato in passato. Infatti, è spesso raccomandato mostrare eventuali certificazioni che ne attestino la compatibilità con la RM.

Per quali problematiche è utile eseguire una RM?

 

  • Muscolo scheletriche e articolari.
  • Parti molli superficiali e profonde.
  • Addome e delle pelvi maschile e femminile.
  • Encefalo, delle orbite e del rachide.

Come si svolge l’esame

I tempi medi vanno da 15 ai 35 minuti e necessita della collaborazione  del paziente per il controllo del movimento e della respirazione.

La durata può aumentare nel caso  in cui sia prevista la somministrazione del mezzo di contrasto.

Magnifico di Esaote
Ingenia 1.5 Tesla di Philips

Come prepararsi all’esame

Per la risonanza magnetica non è richiesta una particolare preparazione, ma sarà necessario eliminare vestiti e accessori con parti metalliche, per non influenzare il processo di acquisizione delle immagini.

Se è previsto l’utilizzo del mezzo di contrasto, allora il paziente dovrà digiunare nelle 6 ore precedenti.