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  • Blog
  • by Alessia
  • 17 Luglio 2023
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L’ecografia delle anche in età neonatale è un esame rapido, non invasivo e assolutamente indolore che generalmente si esegue nei primi mesi di vita del bambino. In alcuni casi specifici, tuttavia, può essere effettuato subito, già nelle prime settimane.

L’articolazione dell’anca (in gergo tecnico articolazione coxo-femorale) è composta da due parti complementari fra loro: una parte sferica, ossia la testa del femore, e una concava (l’acetabolo), appartenente al bacino, che accoglie la testa del femore e ne contiene gli ampi movimenti.

Nel neonato l’articolazione dell’anca è molto flessibile, in quanto ancora cartilaginea e anatomicamente immatura, e può verificarsi il caso in cui la cavità dell’acetabolo non sia perfettamente concava, bensì piatta, pertanto la testa del femore non si inserisce bene al suo interno.
Ciò può causare la displasia congenita dell’anca, una condizione che, se non viene tempestivamente riconosciuta e corretta, può determinare conseguenze irreversibili per la motilità dell’intera articolazione. Si tratta di una malformazione che si verifica, nel nostro Paese, in circa 1-3 neonati su 100, ed è nettamente più frequente nel sesso femminile.

 L’ecografia alle anche del neonato, applicata attraverso la tecnica degli ultrasuoni (no radiazioni), consente quindi di individuare precocemente anomalie dell’articolazione coxo-femorale, studiando in modo molto approfondito e preciso le strutture anatomiche e determinare così la presenza di fattori che causano la displasia.

Quando effettuare l’ecografia alle anche neonatali?

Se non sono presenti criticità, l’esame viene generalmente effettuato nel secondo o terzo mese, quando le strutture articolari del lattante sono ancora sufficientemente plastiche da permettere la correzione del difetto qualora si evidenziassero anomalie.

Si attende questo periodo anche perché nel primo mese di vita si possono riscontrare delle anomalie alle anche del neonato che, in modo fisiologico, rientreranno entro il terzo mese.

L’ecografia è richiesta già nelle prime settimane di vita se il neonato presenta uno dei seguenti fattori di rischio:

  1. Ortolani positivo, ovvero quando durante la manovra di Ortolani (delicato ma deciso allargamento delle gambe del bebè, esercitando la giusta pressione sull’anca) si riscontra un possibile problema.
  2. Familiarità. Uno o più parenti di primo grado (genitori o fratelli) affetti da displasia congenita dell’anca.
  3. Presentazione podalica, ovvero quando il feto, posto in situazione longitudinale, si posiziona lungo il canale del parto mediante l’estremità inferiore. Vale anche per quei neonati che, in utero, hanno mantenuto una posizione podalica a lungo (oltre il terzo trimestre di gravidanza) e poi al termine hanno cambiato posizione.
  4. Prematurità, ovvero bambini che nascono prima delle 36 settimane di età gestazionale.
  5. Gemellarità.

L’ecografia alle anche neonatale è obbligatoria?

Non lo è, ma è fortemente raccomandata da tutti i pediatri, soprattutto se si presentano le criticità appena elencate.